martedì 22 dicembre 2009

Buon Natale!

Carissimi ragazzi, a tutti voi e alle vostre famiglie i miei migliori auguri per un felice Natale. Vi "regalo" questo piccolo video, realizzato montando le immagini di alcune delle migliori opere dedicate dagli artisti alla Natività.

Ps: presto su queste pagine il promemoria per i compiti delle vacanze ;)




martedì 15 dicembre 2009

Vincent Van Gogh...immagini e musica!

Qua sotto potete scaricare una presentazione con le immagini mostrate a lezione delle opere di Van Gogh...posto qui anche un video, contenente alcune riproduzioni, di una bella canzone di Vecchioni (in realtà cover di Starry starry night, di Don McLean), dedicata al pittore olandese...buona visione e buon ascolto!

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Beato Angelico, Paolo Uccello

Al link sottostante potete scaricare la presentazione delle immagini relative a Paolo Uccello e Beato Angelico

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Caravaggio: download e link

Mentre vi consiglio nuovamente una visita al sito Caravaggio.rai.it, dove potrete trovare tutte le immagini delle opere di questo affascinante pittore, come anche una serie di utili filmati, cliccando sui link sottostanti potete scaricare la prima presentazione (spezzata in due file per ragioni di spazio) dedicate alla pittura di Caravaggio

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Buono studio!

Precursori dell'espressionismo: Munch, Ensor

Mentre vi segnalo che è disponibile per il download una piccola presentazione con alcune immagini supplementari degli autori studiati in settimana, posto qui anche un breve articolo che ho pubblicato qualche tempo fa su un altro blog, a proposito di Ensor. Buona lettura!

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LE MASCHERE DI ENSOR

Ci sono immagini che hanno grande forza, che riescono a comunicarci con efficacia e sintesi grandi riflessioni. Un caso interessante sono le opere del pittore belga James Ensor. Nato a Ostenda nel 1860, la sua produzione artistica è caratterizzata da quella vena grottesca e surreale che sembra accomunare, confermando le opinioni di chi crede nell'esistenza di un genius loci, molti pittori di quelle terre – si pensi a Bosch, Bruegel, a Magritte e Delvaux. Tuttavia, questa forza dissacrante non è usata per suscitare un facile riso, quanto per spingere ad una riflessione, acutissima, sull'uomo e i suoi inganni. Non a caso, uno dei soggetti da lui preferiti è quello della maschera. Il suo atteggiamento non è, però, quello del moralista col dito puntato: è un uomo che, innanzitutto, capisce che il primo ad usare – ed abusare – dell'inganno, è se stesso, come ben si vede in un dipinto del 1899, Autoritratto con maschere.

Certo, qualcuno potrebbe leggerlo al contrario, con lui, unico uomo “vero”, attorniato da un mondo di falsità...ma a me piace interpretarlo così, con l'autore attorniato da tutti i mascheramenti che ha adottato, e adotta, nel corso della sua vita. Verso gli altri, e verso se stesso. In fin dei conti, è quello che viviamo tutti. Tutti siamo “una moltitudine”...al punto di non sapere più, a volte, chi siamo veramente. E' possibile riuscire a scoprirlo, o riscoprirlo? Io credo di sì, che sia quello che accade in quei pochi, rari momenti, in cui sentiamo che possiamo essere davvero noi stessi, da soli o, ancor meglio, con qualcuno. Anzi, di solito è proprio quello il segnale che chi ci sta di fronte è una persona con cui si sta costruendo qualcosa di vero e profondo. L'altro grande momento di “svelamento” è quello ultimo, dinanzi alla morte, che non a caso compare, in forma simbolica, in molte tele dell'autore. Tornando però sul tema che mi ero proposto, nel 1889 Ensor affronta e interpreta con lo stesso stile, che lo porrà tra i più significativi precursori dell'Espressionismo, anche la tematica religiosa. Con una grande tela, oggi conservata ad Anversa, raffigura l'Entrata di Cristo a Bruxelles. È un quadro geniale, spietato nel mostrare il travisamento operato nei confronti della figura di Gesù. Essa ci mostra il Cristo accolto da una folla festante ed immensa di...maschere, che lo acclama Roi de Bruxelles, ma insieme inneggia a La Sociale, con un'evidente contraddizione. Con quest'opera, egli instaura un diretto rapporto tra i cristiani del suo tempo – del nostro – e la folla di Gerusalemme. Ognuno pensa di lui ciò che lui, in realtà non è: un re, un messia guerriero, un rivoluzionario venuto a imporre un nuovo ordine... Oggi esaltano, forse senza neanche capire perchè; domani, vedendo frustrate le loro attese, saranno davanti al pretorio per chiedere la crocifissione. Mi è sempre piaciuto mettere a confronto la scena dell'Entrata in Gerusalemme con il momento del Battesimo di Cristo. Perché credo sia quest'ultimo, che ci mostra un Gesù “in fila”, in mezzo ai peccatori, a rivelarci la sua vera immagine, quella di un compagno che condivide un tratto di cammino, e ci mostra la strada.