lunedì 12 ottobre 2009

I crocifissi di Brunelleschi e Donatello e l'aneddoto di Vasari

Brunelleschi, Crocifisso, Firenze, S. Maria Novella, 1410 ca.

Donatello, Crocifisso, Firenze, S. Croce, 1406 - 8

A lezione vi ho citato l'aneddoto di Vasari sulla "sfida" tra Brunelleschi e Donatello per la realizzazione di un crocifisso. Mi sembra utile, oltre che divertente, riportarvelo, insieme al confronto tra le due immagini.



Né poté trovar mai ingegno che piú lo satisfacessi che Donato, con il quale domestica|mente confabulando, pigliavano piacere l'uno dell'altro, e le difficultà del mestiero conferivano insieme. Avvenne che Donato in que' giorni aveva finito un Crocifisso di legno, il qual fu posto in S. Croce di Fiorenza sotto la storia del fanciullo che risucita S. Francesco, dipinto da Taddeo Gaddi; del quale Crocifisso pigliandone Donato parere con Filippo, gli rispose che egli aveva messo un contadino in croce, onde ne nacque il detto di: “Togli del legno, e fanne uno tu”, come largamente si ragiona nella vita di Donato. Per il che Filippo, il quale ancor che fusse provocato a ira, mai si adirava per cosa che li fusse detta, stette cheto molti mesi, tanto ch'e' condusse di legno un Crocifisso della medesima grandezza, di tal bontà e sí con arte, disegno e diligenza lavorato, che nel mandar Donato a casa innanzi a lui, quasi ad inganno (perché non sapeva che Filippo avessi fatto tale opera) un grembiule che egli aveva pieno di uova e di cose per desinarle insieme, gli cascò mentre lo guardava uscito di sé per la maraviglia e per la ingegnosa et artifiziosa maniera che aveva usato Filippo nelle gambe, nel torso e nelle braccia di detta figura, disposta et unita talmente insieme, che Donato, oltra il chiamarsi vinto, lo predicava per miracolo. La qual opera è oggi posta in Santa Maria Novella, fra la cappella de gli Strozzi e de' Bardi da Vernia, lodata ancora da i moderni per il medesimo infinitamente.

(Da G. Vasari, Le vite..., Vita di Filippo Brunelleschi)

Nessun commento:

Posta un commento